Tavola Rotonda Fabi e Arbes. Tratto da L’Arena.it
Articolo di Anita Godi
Pubblicato il 25/11/2011
Muratore confermato segretario Fabi veronese 11/12/2009 e-mailprintA Marco Muratore Riconfermata in blocco la segreteria provinciale della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiana, al 18° congresso provinciale che si è tenuto venerdi scorso al Grand Hotel di Verona.
Marco Muratore resta quindi segretario provinciale del sindacato dei bancari. Prima del congresso si è tenuta una tavola rotonda, intitolata «Bancari oggi, crisi dei mercati, crisi di fiducia, crisi d’identità», patrocinata da Provincia e Comune. L’incontro si è aperto con il saluto del presidente del Consiglio provinciale Antonio Pastorello, che ha auspicato un nuovo clima tra banca/cliente. È poi seguita la presentazione della ricerca di Arbes , Associazione per lo sviluppo e benessere psicosociale di Arbes con la dottoressa Godi,coi rappresentanti del Codacons per i consumatori e dell’Ipsos.
In sostanza, rileva una nota della Fabi, c’è un’onda positiva di relazione tra bancari e clientela che oggi traina la fiducia e che passa dal 5,8 al 7,2 verso l’Istituto di riferimento e al 7.5 verso il personale della propria banca. Dalle ricerche e dalla tavola rotonda, prosegue la nota, è emerso anche che i bancari chiedono etica all’azienda, intesa come minore attenzione al budget e più alla persona, sia cliente che dipendente. Infine l’attenzione al territorio e al cliente, perché dal territorio deriva la ricchezza della banca.
Per una buona strategia salvando l’etica, salveremo la finanza. Tra i rappresentanti sindacali intervenuti nel dibattito conclusivo è emerso comunque «un senso d’impotenza e di difficoltà nei rapporti con la dirigenza delle banche». La dirigenza, dice Muratore, «mostrerebbe incoerenza, ritrattazioni e cambi di accordi pattuiti. Si accontenterebbe di commissionare la pubblicazione del Codice Etico dopo aver intascato “bonus” non meritati o aver disconosciuto premi a validi collaboratori nelle gerarchie inferiori in nome del sacrificio e della crisi».
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