L’affidamento condiviso dei figli: una legge nel rispetto dei bisogni dei bambini
Intervista di Anita Godi
Pubblicato il 16/01/2015
Gran parte del mio impegno professionale si è indirizzato alla ricerca di soluzioni che consentissero ai figli di non perdere un genitore, per via delle turbolente vicende della coppia. In campo psicologico, gli studi più recenti sulle famiglie separate hanno messo in evidenza l’importanza di mettere in salvo l’esercizio delle funzioni genitoriali di entrambe i genitori, per evitare che quello che vive con i figli tenda ad instaurare con loro un rapporto di esclusività.
Spesso il genitore non convivente viene visto come un elemento di disturbo del nuovo equilibrio familiare, soprattutto là dove i conflitti coniugali e il rancore per il fallimento della vicenda matrimoniale non sono stati elaborati e superati.
La relazione esclusiva con uno solo dei genitori (solitamente la mamma) può sfociare in relazioni bipolari pericolose, nelle quali il figlio diventa proprietà esclusiva di un genitore con le problematiche che ne conseguono, che compromettono lo sviluppo mentale del bambino e il conseguimento dell’autonomia.
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